Fare un Figlio. Come avere un bambino sano in una famiglia GAPS. Cosa fare prima del concepimento, durante la gravidanza e quando il bambino nasce per prevenire eventuali problemi di salute nell'infanzia e nel resto della vita del bambino (come autismo e altri disturbi dell'apprendimento, eczema, asma, malattie autoimmuni, epilessia, problemi neuro-endocrini, malattie mentali, ecc.).
Il neonato: come partorire un bambino sano in una famiglia GAPS. Cosa fare prima del concepimento, durante la gravidanza e dopo il parto per prevenire problemi quali: autismo,deficit dell’attenzione e iperattività, dislessia, disprassia, depressione, schizofrenia disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi alimentari, epilessia ed altro ancora. Congratulazioni, il vostro bambino è nato! La prima cosa alla quale dobbiamo pensare è la sua alimentazione.
Nutrire il bambino.
Non posso sottolineare abbastanza quanto sia importante allattare il bambino al seno, in particolare durante i primi giorni, quando la donna produce colostrum. Se non potete farlo voi, cercate una balia bagnata o una donatrice di latte. Il posto migliore per cercare una figura del genere è il reparto maternità nel quale sarete ricoverate (se il parto è stato pianificato) o lo stesso reparto immediatamente dopo la nascita. Per allattare il bambino in maniera appropriata è opportuno cercare 2-4 balie bagnate o donatrici di latte che siano in ottima salute e che vivano nelle vostre vicinanze. In caso di allattamento con latte in polvere invece, aggiungetevi del latte umano (anche occasionalmente) sarà di grande beneficio per la salute e lo sviluppo del bambino. Nessun latte in polvere potrà mai eguagliare la qualità del latte del seno! Se non avete alternative all’allattamento con latte in polvere (anche con aggiunte occasionali di latte umano), aggiungete da subito probiotici di buona qualità nel biberon.
Mastite.
La mastite è una conseguenza dell’allattamento al seno. Molte donne che allattano ne vengono colpite e spesso più di una volta. Ma attenzione, se venite colpite dalla mastite non smettete di allattare! Continuate invece ad attaccare il bambino al seno: sarà di giovamento sia a voi che al neonato. Per voi: svuotare il seno regolarmente è il trattamento necessario per la mastite, non dovete quindi permettere che il latte ristagni nel seno. Per il bambino: l’infezione del seno dalla quale siete colpite è il primo modo con il quale la natura fortifica il sistema immunitario del lattante. Tutti i bambini nascono con un sistema immunitario immaturo che dovrà svilupparsi. L’ambiente accresce il sistema immunitario esponendo il bambino ai patogeni più comuni. La mastite è un modo assolutamente sicuro di introdurre i microbi più comuni nell’organismo del neonato che così si fortifica. Il latte del seno infiammato fornirà al neonato microbi, ma unitamente ad un complesso insieme di anticorpi e molti altri fattori immunitari che interagiranno con il sistema immunitario del bambino scatenando la corretta risposta immunitaria.
La mastite provoca l’aumento della temperatura corporea: una cosa importantissima, anche se difficile da accettare! L’alta temperatura favorisce il dissolvimento di otturazioni che possono verificarsi nei condotti nei quali scorre il latte del vostro seno. L’azione del succhiare esercitata dal bambino contribuirà alla rimozione di queste otturazioni. Un omeopata qualificato potrà aiutarvi a risolvere sia la mastite che la temperatura. Un infuso di salice, o della semplice aspirina, sono validi rimedi contro la febbre.
La soluzione più comune proposta per la mastite sono gli antibiotici, nonostante manchi un ampio consenso sul loro uso terapeutico. La cosa importante è riaprire i condotti lattiferi e il neonato può farlo in modo efficace. Continuate ad allattare al seno, anche se fosse necessario assumere antibiotici. Sì, è vero, il neonato verrà esposto a questi farmaci, ma mitigati dai molti elementi immunitari presenti nel vostro latte. Quando la mastite si sarà risolta, il vostro latte ripristinerà il normale equilibrio del sistema digestivo del bambino. Introduzione di cibi solidi.
Per un bambino nutrito con latte in polvere introducete cibi solidi dai 4 mesi in poi. Se è stato allattato al seno invece, si può aspettare fino a sesto mese, a meno che il bambino non abbia una grande appetito che richiede cibo solido da prima. I cibi solidi dovrebbero essere introdotti gradualmente, cominciando con una quantità modesta, una volta al giorno. Integrate il pasto con latte materno o latte in polvere, in questo caso aggiunto di probiotici.
Prima settimana:
* Cominciate con brodo di carne. Per fare un buon brodo di carne cuocete a fuoco lento un osso con polpa attaccata (una metà o un pollo intero) per 2-3 ore senza aggiungere né sale né altro. Potete fare un brodo di pesce nello stesso modo usando un pesce intero oppure pinne, lische e teste. Togliete le ossa, le lische e la polpa e filtrate. Il brodo così ottenuto può essere congelato o conservato in frigorifero per una settimana circa. Cominciate con brodo caldo al quale aggiungerete dello yogurt fatto in casa. Il latte del seno dovrà essere dato solo come ricompensa o per placare la fame del bambino. All’inizio darete 1-2 cucchiaini di brodo con mezzo cucchiaino di yogurt mischiati insieme prima del latte del seno. Aumentate quindi gradualmente la dose. Non usate sostituti commerciali per il brodo, ad esempio i dadi o i granuli, perché sono stati eccessivamente processati e sono pieni di ingredienti nocivi. Il brodo di pollo è particolarmente delicato per lo stomaco. Non togliete il grasso perché è di grande importanza per il bambino.
* Fate bere al bambino uno o due cucchiaini di succo di verdure appena spremuto (ingredienti: carote con poca verza, poco sedano o lattuga) allungati con acqua tiepida dati tra i pasti principali. Non fate bere succhi commerciali di frutta o verdure, ma solo quelli appena spremuti a casa. Questi succhi non si conservano bene e devono essere consumati al massimo entro mezz’ora dalla spremuta.
Seconda settimana:
* Continuate con i consigli per la settimana precedente.
* Cominciate a preparare zuppe di verdure o puree fatte di verdure ben cotte alle quali avrete tolto i semi. Cuocete le verdure nel brodo di carne preparato da voi senza aggiungere né sale, né altro. Usate verdure prive di amido (niente patate, patate dolci, ignami, pastinaca). Le verdure più indicate sono: carote, zucchine di tutti i tipi (sempre private dei semi), porri, cipolle, aglio, broccoli, cavolfiori. Cuocete le verdure a lungo finché molto tenere, quindi lasciate intiepidire e fatene una purea alla quale aggiungerete un grasso naturale. Potete scegliere tra: un cucchiaino di olio di cocco biologico o olio extravergine di oliva spremuto a freddo, 5 gocce di olio di fegato di merluzzo, un cucchiaino di burro chiarificato (fatto in casa da voi con burro biologico e non salato) o un cucchiaino di burro crudo, biologico e non salato! Date questi grassi e olii a rotazione, uno diverso ogni giorno. Quando la purea sarà tiepida (provatene un po’ sul vostro polso) aggiungete un cucchiaino di yogurt fatto in casa. Cominciate con 1-2 cucchiaini di purea così fatta al giorno ed aumentate gradualmente la quantità. All’inizio la purea sarà molto liquida, ma con il tempo la farete più densa.
Terza settimana:
* Continuate con i consigli per le settimane precedenti.
* Cominciate ad integrare le zuppe di verdure con carne bollita (cotta a lungo in acqua e poi ridotta a purea). Cominciate con un pezzo piccolo di pollo da agricoltura biologica ed aumentate gradualmente. Oltre alla carne del petto mettete le ali e la carcassa del pollo compresi di pelle (per noi, la pelle, gli organi interni e il grasso sono le parti più pregevoli dell’animale). Dopo il pollo ruspante biologico introducete altre carni (preferibilmente le parti gelatinose e callose attorno alle ossa e ai legamenti), anche queste ben cotte in acqua. Le carni più adatte sono le stesse usate per fare il brodo e saranno ben cotte.
* Continuate a sostituire il latte in polvere con le zuppe e puree di verdure. Se allattate al seno, continuate ad integrare ogni pasto con il vostro latte.
* Aumentate la dose di yogurt fatto in casa a 1-2 cucchiaini ad ogni pasto.
* Introducete avocado ben maturo, cominciando con un cucchiaino aggiunto alle puree di verdure. Aumentate la quantità di avocado gradualmente.
* Aumentate anche la dose di succhi di verdure appena spremuti (aggiunti di acqua) i cui ingredienti principali saranno: carote, verza e lattuga.
Settimane 4 e 5:
* Continuate con i consigli per le settimane precedenti.
* Cominciate ad integrare le puree di verdure con tuorlo crudo di uova biologiche. All’inizio limitatevi ad un quarto di cucchiaino al giorno. Osservate bene il bambino per l’insorgere di qualsiasi reazione. In assenza di alcuna reazione, aumentate gradualmente la dose di tuorlo crudo ed aggiungetelo ad ogni zuppa o purea di verdure.
* Se gli alimenti fin qui descritti vengono ben tollerati, integrate la dieta con purea di mela cotta. Sbucciate e private del torsolo una mela ben matura; cuocetela con un po’ di acqua in pentola coperta finché ben molle. A fine cottura aggiungete del burro, olio di cocco o burro chiarificato. Questa purea di mela si conserva bene in frigorifero per una settimana circa e può anche essere congelata. In questi ultimi due casi, fatela tornare a temperatura ambiente prima di darla al bambino. Cominciate con qualche cucchiaino al giorno e osservate le reazioni come le feci molli, ad esempio. In assenza di reazioni aumentate gradualmente la quantità. Non usate forni a microonde per riscaldare o cuocere, perché questo metodo di cottura distrugge il cibo. Usate i metodi convenzionali: bagnomaria per riscaldare, fornello o forno per cuocere.
* Usate maggiori quantità di burro crudo, biologico e non salato al posto del burro chiarificato.
Settimane 6 e 7:
* Continuate con i consigli per le settimane precedenti.
* Aumentate la quantità di yogurt fatto in casa fino a 3 cucchiaini ad ogni pasto. Potete anche aggiungerlo ai succhi di verdure o all’acqua che date con il biberon.
* Gradualmente aumentate la quantità di tuorlo d’uovo crudo fino a 2 cucchiaini al giorno aggiunto alle zuppe o al brodo di carne. Aumentate anche la quantità di carne, in particolare le parti gelatinose e callose attorno alle ossa e alle giunture (ben cotte in acqua).
* Smettete di dare latte in polvere. Se allattate al seno invece, continuate pure a farlo.
Settimane 8 e 9:
* Continuate con i consigli per le settimane precedenti.
* Aggiungete alla dieta delle “frittelle” fatte con burro di mandorle o nocciole, zucchine (sbucciate, prive dei semi e frullate) e uova. Cominciate con una piccola quantità di “frittella” ogni giorno e aumentate gradualmente. Friggetele delicatamente usando burro chiarificato, olio di cocco o grasso animale (ricavato da carni fresche).
* Aumentate la quantità di succhi appena spremuti e aggiungetevi dello yogurt. Provate anche ad aggiungere un po’ di mela alle spremute di verdure.
* Aggiungete verdure crude alla dieta, cominciando con lattuga e cetriolo sbucciato (frullato e aggiunto alle zuppe o puree di verdure). Di nuovo, cominciate con piccole quantità ed aumentate gradualmente se non notate alcuna reazione nel bambino. Se queste due verdure vengono ben tollerate, date anche altre verdure crude: carote, sedano, la parte più tenera della verza, ecc. ben frullate.
* Introducete succo di verza fermentata fatta in casa cominciando con un cucchiaino al giorno aggiunto alle zuppe o alle puree di verdure. Gradualmente aumentate la quantità giornaliera di succo fino ad arrivare ad un cucchiaino ad ogni pasto.
Settimana 10 in poi:
* Continuate con i consigli per le settimane precedenti.
* Provate a far magiare un uovo strapazzato (o una frittatina) cotta in e aggiunta di una dose generosa di burro crudo, olio di cocco, burro chiarificato o grasso animale ottenuto da carni fresche. Servite con avocado e verdure cotte o crude. * Provate a dare una mela ben matura e sbucciata. Provate anche a dare una banana, sempre ben matura (che abbia cioè macchie brune sulla buccia). La frutta dovrà essere data al bambino lontana dai pasti.
* Introducete i fiocchi di latte fatti da voi (ottenuti dallo yogurt fatto in casa) cominciando con una piccolissima quantità ed aumentando gradualmente. Per ottenere i fiocchi di latte dallo yogurt seguite queste istruzioni: mettete il barattolo dello yogurt a bagno in acqua calda finché lo yogurt non si separi in fiocchi e siero. Ora mettete lo yogurt in un panno pulito e lasciate sgocciolare per almeno 8 ore. Quello che rimane sono fiocchi di latte che potrete aggiungere ai pasti del bambino o come merendina, in questo caso potete aggiungere un po’ di miele biologico. Quando i fiocchi di latte sono ben tollerati, introducete latte crudo.
* Provate a fare il pane seguendo una delle ricette presenti nel mio libro. Cominciate con una piccola quantità di pane così fatto ed aumentate gradualmente.
Potrebbe rendersi necessario introdurre gli alimenti fin qui descritti in tempi diversi da quelli esposti e conseguenti alle sensibilità del bambino. L’indicatore più affidabile sono le feci: in generale se queste sono molli o, al contrario il bambino accusa costipazione, significa che non è ancora pronto per quegli alimenti. Toglieteli dalla dieta, aspettate per alcune settimane e riprovate di nuovo. Un’altra frequente reazione è un arrossamento della pelle o un episodio di eczema improvvisi. Se notate una seria reazione allo yogurt fatto in casa, provate a sgocciolarlo e raccoglietene il siero (il liquido giallo chiaro della sgocciolatura). Il siero contiene meno proteine del latte e viene meglio tollerato. Date al bambino poche gocce di siero ogni giorno ed aumentate gradualmente. Quando una mezza tazza circa di siero viene ben tollerato, reintroducete lo yogurt.
Quando svezzate il bambino siate tranquille e rilassate; i bambini sono come i barometri: sentono la vostra ansia anche se ben camuffata e reagiscono di conseguenza. Se il bambino rifiuta un certo alimento, riprovate dopo un’ora o il giorno dopo. Scegliete i momenti in cui siete calme e non avete alcuna fretta. Accettate lo stile con cui mangia il bambino, mettete un foglio di plastica sul pavimento e non preoccupatevi troppo su dove vola il cibo. Usate sempre due cucchiai, uno lo terrete voi e lo userete per farlo mangiare, ed uno lo darete al bambino perché faccia quello che vuole. Con il tempo imparerà cosa si fa con un cucchiaio.
Il tempo dello svezzamento è così breve, gustatevelo fino in fondo!
Oltre all’alimentazione.
Oltre a mangiare bene il vostro bambino ha bisogno della vostra amorosa attenzione, passeggiate quotidiane all’aria aperta e molto sonno. Nient’altro! Niente vaccinazioni, niente iniezioni, niente esami, nessuna visita inutile del medico e niente chimica prodotta dall’uomo. A proposito delle vaccinazioni, vi prego di leggere il relativo capitolo presente nel libro GAPS. I bambini delle famiglie GAPS non devono essere vaccinati fino a che il loro sistema immunitario non si sia ben sviluppato, abbiano ottime condizioni fisiche e buone capacità di comunicazione. Il che significa: nessuna vaccinazione fino ad almeno 4-5 anni di vita. Ed anche allora, se dovete vaccinarlo, assicuratevi che il bambino sia in ottima salute. Pretendete di visionare l’elenco degli ingredienti dei vaccini e chiedete che vi siano spiegati. Cercate di evitare vaccinazioni polivalenti ed optate per quelle singole.
Evitate ogni prodotto chimico prodotto industrialmente per l’igiene del vostro bambino! Nemmeno quei prodotti industriali che dichiarano di essere naturali. I bambini non hanno alcun bisogno di essere lavati con saponi o con shampoo. Acqua calda e pulita è più che sufficiente. I saponi rimuovono i grassi naturali della pelle del bambino e lo espongono alla secchezza e all’attacco dei patogeni. Per la pelle secca o nella zona pannolino, usate olio di cocco, olio di oliva, yogurt o kefir.
Assicuratevi che la casa sia il più possibile priva di sostanze chimiche: usate acqua e aceto per pulire la casa, detergenti naturali e bio-degradabili per il bucato e lavate i piatti dove mangiate a mano, risciacquandoli bene. Durante il primo anno di vita del bambino evitate di ridecorare la casa o comprare mobilio nuovo. Aprireste le porte della vostra casa ad una serie di sostanze tossiche che possono compromettere lo sviluppo di vostro figlio. Evitate di portare il bambino in posti nocivi come le piscine piene di cloro, centri commerciali ed ospedali. Non permettete che chi fuma o usa quantità eccessive di profumo si avvicini al bambino.
Usate lenzuola di fibra naturale per il suo sonno. Avvolgete il materasso in un foglio di plastica: se un materasso moderno si bagna di urina (soprattutto se questo sia già stato usato in precedenza da un altro bambino), può reagire con i microbi e le sostanze chimiche lì presenti e rilasciare gas tossici (la causa della morte in culla!).
In generale, pensate a quali sostanze chimiche prodotte dall’uomo, radiazioni od altri pericoli ambientali sia esposto vostro figlio ed evitateli.